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giovedì 23 aprile 2009

SAN GIORGIO


Il grande stendardo da parata della parrocchia di Casale.
Patrono della parrocchia di Casale, festeggiato il 23 Aprile.
Protettore di cavalieri, militari, armaioli e boy scout.
Nobile originario della Cappadocia, regione della moderna Turchia, bello e valoroso, divenne famoso, secondo la ben nota leggenda, per aver liberato gli abitanti di Silena da un feroce drago che ogni anno pretendeva il sacrificio di una principessa, con la minaccia di distruggere la città medesima. Il cavaliere caricò il mostro, lancia in resta e lo uccise; secondo un’altra versione lo rese invece inoffensivo e forse addirittura domestico. Quale ricompensa rifiutò oro, onori e financo la mano della principessa salvata, ma chiese e ottenne la conversione al cristianesimo di tutti i cittadini, con il re in testa.
Durante la persecuzione di Diocleziano, nel 303, rifiutò di abiurare la sua fede e resistette ad ogni lusinga, sinché fu condannato alla decapitazione.
Il culto di questo santo è diffuso in tutta l’Europa; la Chiesa orientale lo ha sempre considerato tra i più grandi servitori di Cristo, mentre in quella Cattolica sono recentemente sorti dubbi circa la sua reale esistenza, tanto che la sua festa è oggi prudentemente considerata facoltativa.
A Casale è rappresentato in una statua metallica del 1903, posta nella nicchia del coro, dietro l’altare maggiore della chiesa parrocchiale. Sue immagini esistevano inoltre alla cappelletta del Lisgeul, presso Arzo, ma ormai l’affresco è totalmente rovinato, e in quella che sorgeva un tempo a Ricciano, abbattuta poi per realizzare la piazzetta. Ancora si ricorda l’abitudine di mons. Belloni di celebrare periodicamente la messa presso quest’ultima, forse per consolare i poveri frazionisti, definiti tradizionalmente cägn (cani) per non avere una loro chiesa.

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