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domenica 24 gennaio 2010

ll freddo e la luce

Freddo e luce sono i due elementi che caratterizzano le giornate a cavallo tra gennaio e febbraio.
Il freddo è quello ‘della merla’, i tre giorni che un tempo Gennaio, stanco di essere preso in giro per la sua brevità e la sua innocuità, si fece prestare dal fratello maggiore Febbraio, dimenticandosi poi di restituirglieli. In quei tre giorni prese a impazzare con bufere e gelate, tanto da costringere una povera merla dal bianco piumaggio, sorpresa all’aperto con i suoi merlotti, a rifugiarsi in un comignolo per non morire congelata. Si salvarono, gli sventurati, ma il fumo che saliva dal focolare li sporcò a tal punto che da allora tutti i loro discendenti non furono più candidi, ma neri come la caligine.
La luce è quella della Candelora, il Candelmas degli antichi celti che nel secondo giorno di febbraio celebravano Bride, regina della primavera. In quel giorno la fata riusciva a liberarsi dalla grotta di ghiaccio in cui l’aveva rinchiusa la strega dell’inverno e, tornata sulla terra, spargeva i suoi doni: luce, calore e vita. Leggende di un epoca lontana, ma talmente radicate nella cultura popolare da costringere la Chiesa ad appropriarsene, sostituendo Bride con una delle principali figure del cristianesimo settentrionale: santa Brigida, patrona d’Irlanda.

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